Lo stile coloniale nasce dall’unione della cultura portata dai paesi colonizzatori dalla madre-patria con quella autoctona delle aree occupate, portando alla formazione di un melting pot di tradizioni di elevato interesse e design. I colonizzatori che vivevano nella nuova terra usavano molto spesso gli arredi della popolazione locale, creando soluzioni arredative che, da un lato, si rifacevano ai loro standard e, dall’altro, alle tradizioni degli abitanti dei singoli paesi. L’arredamento in stile coloniale è, dunque, diretta emanazione del colonialismo e dell’imperialismo che, a partire dal Seicento, ha caratterizzato gli scenari geopolitici mondiali. Lo stile coloniale si declina in numerose tendenze di arredo a seconda del Paese colonizzato e del colonizzatore. Nell’arredamento contemporaneo, i filoni più conosciuti e diffusi sono sicuramente quello americano e quello orientale che vedono il diffondersi di mobili e complementi tipici delle epoche del colonialismo, capaci di ricreare atmosfere eleganti ed esotiche.
Caratteristiche dello stile coloniale
I mobili coloniali hanno caratteristiche peculiari sia dal punto di vista stilistico sia da quello strutturale. Si tratta, infatti, di complementi d’arredo realizzati in maniera artigianale con l’impiego di legnami duri come il noce, il ciliegio o il mogano. Questi mobili hanno linee classiche e rustiche e, molto spesso, hanno anche un aspetto consumato sui bordi e per questo motivo ricordano vagamente i mobili decapati con finitura shabby chic.
Alla predominanza del legno è associato l’utilizzo di tappezzeria, tessuti, tendaggi con colori decisi e dominanti come il bianco, il marrone, il rosso, il giallo e il grigio. Per quanto riguarda il metallo, quello più utilizzato nello stile coloniale è il peltro, ovvero una lega composta da stagno, rame e altri metalli che ha la caratteristica di essere resistente all’ossidazione rimanendo inalterato nel tempo senza bisogno di particolari cure. In metallo è costruito solitamente anche il lampadario di dimensioni ingenti per illuminare tutta la stanza con la sua luce giallastra.
Come arredare la casa in stile coloniale
Un appartamento o una casa in stile coloniale sono spazi unici che presentano elementi così caratteristici da non poter essere confusi con nessun altro stile d’arredamento. Gli elementi più importanti sono i mobili di alta qualità realizzati con legni pregiati, solidi, massicci e pesanti. È bene fare in modo che gli ambienti interni siano arricchiti con complementi d’arredo originali che rinviino esplicitamente ai viaggi in paesi esotici. Anche le suppellettili hanno il loro ruolo fondamentale, perciò ampio spazio a sculture originali, figurine di porcellana o vecchie mappe. Non si possono poi di certo dimenticare le piante che risultano essenziali in ogni spazio coloniale; una giungla domestica ti permetterà di creare un’atmosfera orientale, ma anche di organizzare un luogo davvero accogliente ideale per il riposo e il relax.
Una camera in stile coloniale avrà un letto in legno esotico di colore scuro con ornamenti e scanalature che rimandano a un design esotico e originale. Il letto sarà accompagnato da comodini, comò e cassettiera sempre in legno e la stanza verrà arricchita da paraventi che doneranno un carattere intimo alla stanza.
La cucina coloniale, al pari delle altre stanze decorate in questo stile, richiede mobili massicci e in legno di palissandro o di teak che si rifacciano ai modelli classici ma che vengano arricchiti da elementi di ispirazione orientale.
E per completare l’opera, il consiglio è sempre quello di scatenare la creatività e di giocare con propri colori preferiti, personalizzando lo stile a proprio piacimento!