Lo stile coloniale nasce dall’unione della cultura portata dai paesi colonizzatori dalla madre-patria con quella autoctona delle aree occupate, portando alla formazione di un melting pot di tradizioni di elevato interesse e design. I colonizzatori che vivevano nella nuova terra usavano molto spesso gli arredi della popolazione locale, creando soluzioni arredative che, da un lato, si rifacevano ai loro standard e, dall’altro, alle tradizioni degli abitanti dei singoli paesi. L’arredamento in stile coloniale è, dunque, diretta emanazione del colonialismo e dell’imperialismo che, a partire dal Seicento, ha caratterizzato gli scenari geopolitici mondiali. Lo stile coloniale si declina in numerose tendenze di arredo a seconda del Paese colonizzato e del colonizzatore. Nell’arredamento contemporaneo, i filoni più conosciuti e diffusi sono sicuramente quello americano e quello orientale che vedono il diffondersi di mobili e complementi tipici delle epoche del colonialismo, capaci di ricreare atmosfere eleganti ed esotiche.